Son strane quelle giornate così, quelle in cui ti alzi e c'è il grigio in cielo, il vento che spettina gl'alberi e fa rotolare le prime foglie secche per strada. Quando ti svegli e non sai il perché, ma il letto è più freddo del solito, il pigiama un po' più scomodo e il risveglio un po' più stanco. 'Che non sai se il grigio sta fuori o ce l'hai dentro.
Però forse non è poi cosi, forse è la malinconia della domenica, di questo giorno diverso, di riposo per molti ma non per tutti, di passeggiate sulla riva del lago o in un centro commerciale, perché quella maglia a colori gli sta di certo a pennello e io gliela vorrei comprare. Però non posso, non potrei dargliela, in effetti no, non lo vedo più. Quel paio di scarpe starebbero bene a me quindi si, allora compro queste, mi faccio un regalo perché in fondo la domenica è bello comprare regali, è quasi un giorno di festa. 'Che però spesso non la passi con chi vuoi, no, allora diventa un giorno come un altro, un giorno spento e allora arriva il grigio fuori e dentro, e poi quand'è cosi come la colori la stanza, il cielo, te stessa, tutto intorno. Come glielo dici agli altri che il grigio non ti piace, che vuoi l'arcobaleno ma tanto loro non ti sentono. Come glielo dici che tu la maglia gliela compreresti pure però vorresti anche quel paio di scarpe, ed è un casino quando sei indeciso tra due felicità, la tua o la sua, 'che tanto lo sai dall'inizio che sceglieresti sempre, sempre la sua perché così si accende anche la tua, di felicità. Ma sì, sarà la malinconia di questa domenica, sarà che fa più freddo ora, sarà che non c'è niente da fare,sarà che anche tra la folla del centro commerciale manca una mano da stringere forte.
-Rebecca
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