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domenica 4 ottobre 2015

Dieci anni

«Ti rincontrai dopo dieci anni. Uno sguardo veloce,una chiacchierata tra amici. Mi stringesti in un abbraccio delicato,niente a che vedere con quelli che mi davi prima,prima quasi non respiravo. E non respirai lo stesso,quando con la mano mi sistemasti i capelli dietro l'orecchio,con un gesto impulsivo,come facevi tanto tempo fa. "Come stai?",mi chiedesti. Ed io ti risposi così come si risponde ad un conoscente,con una bugia,'che era troppo complicato dire come stavo veramente: "Bene". Pochi sorrisi,troppe parole inutili,occhi che non si incontravano e respiri che non si confondevano più. Non sapevi che dire,non sapevo che dire. Due sconosciuti,che vissero un passato in comune,ma a cui non rimaneva nulla se non affogare nei ricordi,o in un bicchiere in più. Stavamo lì,impacciati,impegnati a non guardarci negli occhi,in pose poco naturali,come statue in un negozio di dischi. Fu più facile salutarsi e andare via,piuttosto che parlare di ciò che era stato. Avrei voluto correrti dietro e dirti che t'amavo,t'amavo tanto,t'amavo più del sole al mattino,t'amavo con tutto il cuore,i polmoni,le mani,i piedi,gli occhi e le labbra,i capelli e le ciglia,che si insomma,t'amavo con tutta me stessa. Ma non lo feci,chissà perché. Non lo feci e preferì guardare le tue spalle che si allontanavano sempre più. Non lo feci,ma t'amavo davvero. »

                                                  -Rebecca Proietti

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