Mi sorrise con quegli occhi che mi avevano preso da subito. Un brivido freddo mi passò sulla schiena nuda e lui mi coprì con il lenzuolo leggero. I visi vicini ed i respiri che si confondevano. Mi fece una carezza,aveva le mani sudate. Era forse in ansia? Aveva forse paura di perdere ciò che amava? Mi prese il viso tra le mani,delicatamente,come fosse fragile come il vetro. Gli accarezzai le sopracciglia corrugate. "Che succede?",gli chiesi. "Niente..",mi rispose. Ma io so quello che doveva dirmi. Parole dolci dal retrogusto amaro,d'amore,di un amore costretto a finire. Io so quello che avrebbe voluto dirmi,così glielo dissi io,che tanto le sue paure erano sempre state un po' le mie. "E invece qualcosa succede. Succede che domani mattina mi sveglierò e non ti avrò accanto,succede che questa sera non ti abbraccerò per addormentarmi,non sfregherò i miei piedi freddi contro le tue gambe calde,facendoti rabbrividire. Non ti preparerò più il caffè,non piegherò più i tuoi maglion sul nostro letto. Un letto che sa di lacrime,passione e sudore. Succede che io non avrò più te,e morirò me lo sento." E lui non parlò. Non disse niente per calmarmi. Ma perché se ne stava così zitto? Non gli veniva voglia di gridare? Di strapparsi i capelli? Di mangiare le unghie dal nervoso? Di maledirmi perché mi amava da impazzire? Ma si che lo voleva,perché lo volevo anche io. Due anime gemelle,due vite vissute in simbiosi,pensieri uguali,amore infinito. Non disse una parola,si alzò dal letto. Ci vestimmo in silenzio,passandoci i vestiti per l'ultima volta. Le valigie erano li,sulla soglia della porta,ad aspettarmi,per distruggermi,per distruggerlo. Un tragitto in macchina in silenzio,una guida nervosa,per un attimo pensai che avrebbe cambiato strada e mi avrebbe tenuta con se. Ma no,non lo fece. Forse lo pensò,ma non lo fece. Il treno mi aspettava,la mia vita mi salutava. Mi prese il viso,aveva le mani sudate. E stavolta era sicuro di perdere ciò che amava. "Che succede?",gli chiesi. "Ti amo..",mi disse lui. E sparì tra la folla di quel triste mezzodì."
-Rebecca Proietti
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