“Ho imparato ad amarti troppo tardi, quando già non c'eri più.
Ho imparato ad amarti quando la tua mancanza è diventata una presenza continua.
Ho imparato ad amarti quando non avevo più lettere da spedire piene di motivi per amarti.
Ho imparato ad amarti quando ho cominciato a trovare motivi per odiarti.
E ti odiavo.
Ti odiavo per tutte quelle emozioni che ricordavo a malapena.
Ti odiavo perché la mattina mi svegliava un cellulare e non la tua voce ovattata.
Ti odiavo perché un amore così grande non l'avrei più incontrato.
Ho imparato ad amarti nel momento stesso in cui ti ho persa.
Quando camminavo per la strada con la solita canzone.
Quando ti dissi "è finita" e invece per me era appena cominciata.
Quando non c'era più nessuno a prendersi cura di me.
Quando la tua risata non era più così contagiosa.
Ho imparato ad amarti non sapendo come.
Ho imparato ad amarti quando le tue dita non si incastravano più con le mie.
Ho imparato ad amarti lentamente, senza pensarci.
E poi ti ho mandata via.
Ero terrorizzata all'idea di amarti.
Tu eri tutto, io niente.
E, si sa, gli opposti si attraggono e poi, in un fragoroso silenzio, si annullano.”
-MH.
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