Il destino è maledettamente beffardo.
Mai avrei pensato di incontrarlo su un treno così affollato di persone e rumori e odori. Eppure, ha puntato gli occhi su di me quando ancora ero sulla banchina, quando ancora non s'erano aperte le porte.
Ciao, quanto tempo. Si io sto bene. Si vede che sei stanco. No no, io ancora studio. Ah scendi a Termini? Va bene, allora buona giornata.
Dopo tanto tempo l'ho visto. L'ho visto ed era stanchissimo, in piedi dalle 6 per andare al cantiere e quindi aveva gli occhi ancora piu socchiusi del solito ma erano se possibile ancora piu belli, tendevano ad un verde che lascia senza fiato, anche se cerchiati da occhiaie ..si toccava la barba di qualche giorno, sul viso tirato dalla stanchezza, e si vedevano le sue mani dalle dita affusolate come le ricordavo, ma rovinate dal lavoro. E a me è venuto in mente di quando era un ragazzino paffutello e di barba non aveva nemmeno un accenno. Di quando io avevo piu o meno 11 anni e lui 12. Io l'ho conosciuto prima di lei. Ho conosciuto prima di lei la sua testa matta e il ragazzo ingestibile che era. Sono 8 anni che quando lo vedo impazzisco come la prima volta. Lei non potrà mai cancellare il legame tra me e lui né l'elettricità tra i corpi quando siamo vicini. In un modo o nell'altro sarà sempre un po' anche mio. Io sarò sempre un po' sua. Due persone come noi non si troveranno mai insieme, non riuscirebbero mai a sopportare la banale routine della coppia. Ma saremo sempre legati da un filo invisibile.
Non ti ho baciato sulle guance quando sei sceso dal treno, lo sai che non si può più. Lo sai che non si può baciare sulle guance chi ti sta sul cuore.
"Ciao, ci vediamo.." No, non ci vedremo e lo sappiamo benissimo, se non per questi scherzi del destino, scherzi che creano imbarazzo, silenzi, sorrisi, mancanze che non si colmano più. E ogni volta che ci vedremo, ci avvicineremo sempre di più al bordo della follia.
-MH
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