“È che quando sono le 11:00 ti amo un po' di più.
Quando comincio a buttare giù i muri contro il mondo.
Quando mi porti il caffè accompagnato da un fiore, uno per ogni mattina che ci svegliamo ad un millimetro di cuore.
Quando mi dici che è tardi.
Che la giornata non ci aspetta.
Che il sole mi bacia sempre per primo quando apri le tende.
Quando mi togli velocemente le coperte e ti fermi.
E mi guardi nuda affianco a te.
Stropicciata come le lenzuola.
Ancora con gli occhi chiusi e le mani sul seno.
Quando mi sorridi e ti butti addosso a me.
E sono bellissima anche da appena sveglia con te addosso.
In quel momento lo sono per davvero.
Quando mi baci e mi tiri su.
E cominci a dire tremila cose senza senso.
Sono ancora le 11:00.
Ma quando sono le 11:00 io ti amo un po' di più.
Quando lentamente mi ricordo che anche oggi ci sarai tu.
Quando il mondo può fottersi, tu sei lì.
E non ci sono distanze, e non ci sono chilometri.
Tu sei lì: ad un respiro.
Ad un sospiro.
Quando mi vesti un po' tu, stringendomi più forte.
Ancora un po', dai.
E ci restiamo per un po'.
Per tanto o poco tempo non lo so.
Noi ci restiamo, così: abbracciate.
A pensare, a morire, a stare.
E quando sono le 11:00 ti amo sempre un po' di più.
Un po' perché mi sveglio, un po' perché tu ti fai amare anche alle 07:00.
E io non amo nessuno alle 07:00.
Forse alle 11:00.
Tuttavia, se ci sei tu, alle 11:00 ti amo semplicemente di più.”
-MH.
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